Credo che la gara di Besozzo sia stata, ad oggi, il percorso più divertente che ho affrontato: interamente asfaltato (e io non sono un amante dello sterrato), con un paio di salite impegnative (soprattutto la seconda) ed una discesa verso l’arrivo veloce e tortuosa.
Ho deciso di partecipare a questa gara dopo aver preso parte alla StraOlona: mi ha colpito positivamente la splendida organizzazione del circuito Piede d’Oro, ed anche questa volta devo confermare le mie impressioni. Poca coda alle iscrizioni singoli (nonostante l’alta affluenza), logistica ben organizzata, incroci vigilati attentamente (e a Besozzo si correva in centro paese al sabato sera!) e ristoro finale degno più di un matrimonio che di una corsa podistica. Peccato che subito dopo il mio arrivo ha cominciato a tuonare, altrimenti avrei approfittato maggiormente delle centinaia di marmellate preparate per noi!
Partenza molto numerosa e, come dicevo, in centro paese. Quello che contraddistingue il circuito Piede d’Oro è la molteplicità promiscua di runner esperti e amatoriali, quindi i primi metri sono sempre a ritmo “misto”. Non conosco il percorso, so che dovrò fare poco più di 8Km e che ci sarà qualche salita: decido di godermi la serata senza spingere chissà quanto, se ci sono delle salite di mezzo mi attesterò sui 5′ di passo. E così faccio: primi 4Km in leggera salita con passi tra il 4’40 e il 5′, parecchia gente mi supera e sono abbastanza arretrato come posizione. Comincio a chiedermi se sono troppo conservativo e dopo una prima leggera salita mi godo lo spettacolo dall’alto: il Lago Maggiore all’imbrunire è veramente pittoresco!
E siccome l’ho chiamata, eccola la salita: un susseguirsi micidiale di tornanti ed una pendenza continua e molto ripida che lascia il segno sul gruppo. Parecchia gente alza bandiera bianca e cammina, io pian piano insisto e cerco di mantenere il ritmo, guadagnando veramente parecchie posizioni. Arrivati in cima c’è fortunatamente il ristoro che permette di tirare un po’ il fiato prima della parte migliore del percorso: la discesa finale.
Nel giro di 2Km ritorniamo all’altitudine lasciata poco prima, ma è il tracciato a rendere tutto più bello: alternanza di ciottoli, porfido e strada normale, un serpentone continuo con pochi rettilinei tra le case storiche (sembrava di fare uno slalom gigante), il tutto unito all’illuminazione artificiale (ormai era buio) e alla tantissima gente ad assistere che incitava di continuo. Mi sono veramente goduto questa parte conclusiva, galvanizzato dall’ottima tenuta delle mie gambe che ancora avevano forza per spingere nonostante le salite di poco prima.
L’ultimo Km va in scioltezza, siamo pianeggianti ed in pieno centro (affollato), quindi la spinta arriva automaticamente. Chiudo gli ultimi 3Km in 4’14 4’11 4’02, e riesco a tenere una media complessiva ben sotto i 5′ prefissati (4’48).
Stabilisco incredibilmente anche un piazzamento sicuramente al di sopra delle mie consuete medie: 169° su 426 arrivati, ben prima della metà del gruppo! Le mie sensazioni in gara sono confermate dal piazzamento!
Il rientro in auto è sotto il pieno diluvio, e lo faccio ringraziando questo ritardo meteorologico: solo 15 minuti prima sarebbe stata un’inzuppata garantita!
Il percorso: Qui