Parto dal primo pensiero che ho esternato su Facebook, poco dopo il termine dalla gara: subito dopo l’arrivo, ho cercato il primo marciapiede sulla destra, mi sono seduto, ho abbassato la testa e sono scoppiato a piangere (per la gioia) a dirotto, scaricando la tensione. Mi sono preparato duramente per questa gara, il passo falso di Settembre a Parma mi aveva scoraggiato non poco, ho evitato di partecipare ad altre mezze nei successivi 2 mesi, e ho dato tutto quello che avevo. Ora è il momento di raccogliere qualche soddisfazione.
Il tempo non è clemente anche quest’anno su Busto, è destino che si corra sempre sotto l’acqua. E quindi di conseguenza, il toto-abbigliamento è diventato l’argomento più dibattuto delle ultime ore. Opto per una manica lunga, un antipioggia senza maniche con schiena traspirante e pantaloni lunghi. La scelta si rivelerà azzeccatissima: mai freddo, pioggia come se non ci fosse stata e vento finale respinto alla grande.
So che devo cercare di stare attaccato al pacer dell 1h45, e sarà dura, nonostante la raccomandazione del coach Massimo direttamente a Joanne, la pacer. Decido di giocare d’anticipo, e mi piazzo nelle prime file alla partenza, cercando di prendermi quel buon margine di vantaggio su quei palloncini arancioni che mi faranno da stella cometa per tutta la corsa.
I primi Km scorrono molto bene, fisicamente sono a posto e non ho i soliti dolorini che mi frenano. 4.54 4.57 4.57 4.54 al quarto Km trovo, e finalmente conosco dal vivo, Andrea, alias Zorro di P&C. Facciamo un paio di Km insieme, ma poi lui ne ha di più e mi lascia sul posto.
Vengo inghiottito dal gruppo pacer, che bara un po’ sul passo dichiarato, e nello sfilacciarsi fa sì che il primo gruppetto stia tenendo una media sicuramente al di sotto dell’ora e quarantacinque dichiarata. Un po’ questo mi scoraggia, speravo di riuscire a tenerli dietro per qualche km in più. Ho quindi un leggero calo, ma cerco di stare sempre con loro e al 9° e 10° Km faccio i primi (ed unici) due passaggi sopra il 5′ (5.00 5.02).
Recuperate le forze, provo a lanciare il contrattacco, andando in progressione fino al 15° con giri da 4.56 4.55 4.52 4.47 4.52. Ci siamo quasi, ma arriva la parte più difficile, in concomitanza con il classico problema del 16° Km di una mezza maratona: aumenta la pioggia, siamo in una zona di Busto aperta e il vento si fa sentire. Le gambe pesano, mi fanno male. Provo a contare i passi e cadenzare il respiro, una tattica che ultimamente uso quando sono in difficoltà e mi aiuta molto. Riesco a completare 3Km in 4.56 4.56 4.57 e arriva la spinta finale, lanciata dal pacer che nel frattempo si è riavvicinato: “dai che ne mancano 3!”.
Mi rivitalizzo, aspettavo da un po’ il momento per accelerare, ma ho il dubbio sul buon esito di questo allungo finale. Il 19° va in 4.46, è un misto di persone che cercano la progressione e di podisti che alzano bandiera bianca. 4.43 al 20°, siamo in centro a Busto, la gente fa il resto, concludo in 4.42 il Km 21 e cerco il mio amico marciapiede.
Il tempo ufficiale finale è 1.43.57, impensabile!
http://connect.garmin.com/activity/242200821
Una piccola nota conclusiva sulla gente di Busto Arsizio: intollerante, maleducata, incivile. Mi piacerebbe sapere se si lamentano delle strade chiuse anche quando c’è la sfilata di carnevale o la parata del 2 giugno!