Terminata l’esperienza positiva del Giro del Varesotto 2013, ho iniziato il Giro dell’AltoMilanese, nato nel 2012 e giunto alla sua seconda edizione. Dopo essermi divertito lo scorso anno, ho deciso di iscrivermi nuovamente, prendedolo più come uno “scarico” di velocità che come un giro agonistico da fare alla morte, anche perchè sarebbe impensabile per me aggiungere altre 5 tappe ai ritmi elevatissimi delle 6 precedenti.
Motivazione in più mi arriva dalla presenza di due forumisti già incrociati un paio di volte un anno fa: Paolo e Carlo. Doveva partecipare anche Emiliano, ma per problemi “burocratici” non sarà presente alle gare.
Il debutto è nella location più suggestiva di tutto il Giro: Castano Primo. Dentro di me restava come l’unica tappa da tirare, completamente piatta, e soprattutto l’unica tappa con un chilometraggio valido (le altre sono tutte di 5.7Km). Dopo la gara dei bimbi (oramai la mia piccola Lara è diventata una abitué), riscaldamento veloce e via. Decido all’ultimo di fare mia la tattica “Kamikaze”, che non adotto praticamente mai: parto in quinta, 3.52 al primo Km, Paolo mi passa al secondo (che io faccio in 4.01) ma non riesco a tenerlo, mantengo il ritmo elevato al terzo (4.04) e poi cedo vistosamente al quarto complice qualche piccolo strappo (4.19). Sul ritorno lungo il Villoresi comincio a pensare che il PB sui 5Km sia più lontano, ma poi negli ultimi 500 metri, ritornati in piazza riesco ad avere una spinta finale e piazzare un 4.09. Tempo totale 20’14 e nuovo record, 18 secondi sotto Gallarate di 3 settimane prima. Appuntamento con il 19’59 rimandato, ma soddisfazione immensa! Garmin
Seconda tappa, San Giorgio su Legnano. E qui, una nuova sensazione: per la prima volta, zero voglia di correre… proprio la classica “ma chi me l’ha fatto fare”, “era meglio stare sul divano a casa”. Fortunatamente il solito riscaldamento in compagnia e la temperatura non più africana mi hanno fatto salire un po’ di voglia e quindi sono partito dichiarando di voler tenere il mio ritmo di 10″ in meno rispetto al 2012. Praticamente faccio il metronomo per tutta la gara, cercando di non strafare, soprattutto in partenza: 4.14 4.11 4.12 4.12 4.13, per concludere gli ultimi 700 metri con arrivo in pista in 4.08! Media finale 4.12, 1 minuto e 15 secondi in meno rispetto al 2012. Dopo 2 tappe sono 9° di categoria, non male!
Concludo raccontando la mia gara del Piede d’Oro a Samarate, per la 4^ Samaraa da Cursa. Di solito, non racconto spesso delle mie uscite su questo circuito, anche perchè le prendo più come tapasciate defaticanti che come gare vere e proprie. Ma c’è l’incognita della domenica mattina: mi cambio, accendo il Garmin e… “Batteria scarica”. Ma come? E’ stato attaccato fino a ieri al computer in carica! Provo a centellinare l’uso nel pre-gara, rinuncio alla fascia cardio e lo accendo 1 minuto prima della gara… Via, 40 secondi e… display spento! Non ho corso MAI senza riferimento cronometrico, e per un calcolatore come me è una sensazione mai provata: non so a quanto sto andando, ma soprattutto, cerco i cartelli dei Km sugli alberi del bosco (percorso quasi interamente sterrato tra gli alberi). La mia gara prosegue quindi tra riferimenti verso gli altri podisti, cosa che non faccio praticamente mai, e va in affanno intorno al 6°/7° Km, ma tengo contatto con una ragazza che mi ha fatto praticamente da pacer per quasi tutta la corsa (e quanto volte mi sono detto “pensa se poi questa sta facendo i 5′!), mentre all’ultimo Km si abbandona il maledetto sterrato e si torna all’asfalto. Allungo, passo la ragazza e mi lancio verso la pista, curioso di vedere il cronometro del traguardo con la suspence del tempo che avrebbe potuto essere 45 come 50! E all’ultima curva gioisco, perchè è ben sotto il 46-47 che mi sarebbe bastato! Arrivo in 45’21, che per essere un tempo su una gara da 9.8, sullo sterrato e senza riferimenti è praticamente il mio secondo miglior tempo sulla distanza. Posto il Garmin, recuperato dal mitico Andrea Maltagliati, un fulmine in strada.Garmin
Prossime gare: Rescaldina-Ossona-Magnago (per il giro), intervallate da due uscite Bolognesi di 14Km a Monteveglio e Savigno.