Maratonina di Cremona 2013

Quante emozioni a Cremona, fatico a mettere insieme i pezzi per scrivere questo post. Sintetizzerei il tutto definendolo con “la giornata perfetta”: cronometricamente, a livello di percorso, di amicizie, di location e di pubblico.

La partenza è fissata all’alba, 6.20 sono già in auto, e questo significa che già siamo in vista di una grande occasione. E non può essere altrimenti perché, insieme al coach, Cremona è dichiarata già in partenza come l’evento dell’autunno, quello per cui ho corso ogni singolo chilometro da giugno ad oggi. Alle 6.50 mi trovo in tangenziale con il fantastico Enzo che… apre la portiera dell’auto e mi si presenta in Autogrill in svolazzini e booster, all’ora in cui ancora ci sono auto di giovani che stanno rientrando dalla serata del sabato. Non oso immaginare i commenti del tipo “ma questo cosa si è sbronzato ieri sera?”.

Il viaggio prosegue senza intoppi e siamo a Cremona alle 7.40: logistica perfetta, parcheggi ampi, e in un attimo siamo al ritiro pettorali che, anche grazie al disponibilissimo Bisa, passiamo in un attimo. Il primo momento clou della giornata è il ritrovo con tutti i forumendoli di RF: siamo veramente in tanti, è bello dare una faccia a quello che è sempre stato per te un nick, come bello è stato rivedere le facce conosciute di Leonardo/Doriano, Andrea/Insane, Labboro e tanti altri. Finalmente anche Barbara, Bisa, Dottormela, unalieno, Igiul altri hanno un volto!

Dopo un breve riscaldamento, perdo qualsiasi persona possa conoscere e mi ritrovo solo soletto nel fiume composto da 3700 persone pronte alla partenza. Quante persone, il colpo d’occhio non è di quelli che vedi tutte le domeniche e, dopo l’inno nazionale, siamo pronti a partire.

La gara? Un insieme di flash molto veloci perché, a dirla tutta, mi è volata via come non mai. Ho cercato da subito di impostare un passo simile a quello del VCO, ma leggermente più veloce e quindi la concentrazione è andata interamente sull’aspetto cronometrico. I km sono scivolati via uno dopo l’altro senza mai sentire troppa pesantezza, il nuovo programma di rifornimento che ho attuato già dalla scorsa gara funziona bene, e le gambe girano senza problemi almeno fino al Km 13. Della prima metà ricordo una partenza tutto sommato veloce, senza i tanto temuti colli di bottiglia (e sono partito abbastanza arretrato in griglia), l’incontro con Leonardo al 5°Km che mi vede lanciato e cerca di avvisarmi prima con un “vai piano” e poi con un “a quanto stai andando? 4’40?” (scoprirò poi che era il ritmo che cercava lui per battere il muro dei 100′). Gli rispondo, un po’ incredulo dopo uno sguardo al Garmin, che sono molto più veloce, a 4’35. Più o meno in questo momento, la mia gara si aggancia a quella di Andrea, in silenzio ci scambiamo un cenno e a testa bassa ripartiamo. Non lo vedo fino al Km 9 circa, dove mi raggiunge e poi si riallontana, scoprendo anche lui la mia proverbiale abilità nelle discese (si, almeno una cosa mi riesce bene… e me la tiro!).

La prima metà di gara è stata veramente veloce per me, ovviamente la domanda è sempre “troppo veloce?”. Cerco di non pensarci, dal 13°Km il mio ginocchio destro decide di rifarsi vivo dopo un po’ di tempo dicendomi “carissimo, ti ricordi che qui non c’è più il menisco, vero?”, ma stringo i denti, mi dico che se è tornato a far male, significa che sto dando tutto. Arriviamo in una zona immersa in un parco per raggiungere successivamente il lungo Po, l’umidità è alta (ma è stata così per tutta la gara) e poi siamo ormai al 17°, quindi si va più di testa che di gambe, oramai di cemento, anche se il crono dice sempre che sto andando a 4’42. Mi raggiunge nuovamente Andrea, penso che questo è il momento dove devo andare in gestione ed evitare crolli verticali. Allo spugnaggio del 18° do un bel colpo di grazia al ginocchio a causa di un tentativo abbastanza comico nell’evitare di mettere il piede su… una spugna in terra. Mi maledico, ma stringo ancora i denti. Si torna in città, la vista in lontananza del Torrazzo è di grande aiuto, manca un rettilineo lungo e vederlo avvicinarsi rende la strada più breve. Tornando sul tratto urbano riappare anche quel tifo che, almeno io, non avevo mai trovato in una gara fino ad oggi: di solito ci aspettiamo clacson, gente inviperita per il blocco degli incroci invece qui, magicamente, gli incroci sono pieni di persone che applaudono, hanno trombette, incitano, guardiani di incrocio che tengono il tempo usando la bandierina come fosse un tamburo sul jersey di plastica. Sembra una scemata, ma ogni volta che ho passato uno di questi punti, il mio passo chilometrico calava sempre di 3-4 secondi!

Torniamo al mio finale, restavano 2Km, nei quali è stato solo una questione di motivazione e nient’altro. Al 20° ho rifiatato un po’ (4.43, il peggior km della gara), consapevole del fatto che al 21° la forza sarebbe comunque riapparsa. Faccio l’ultimo Km in 4.34, affronto la terribile salita di ingresso alla piazza di Cremona, il blue carpet si vede già, alzo lo sguardo e vedo l’enorme campanile fare ombra su di me: tiro fuori le forze, cerco il fotografo, mi sposto sul lato destro e sprinto. Tolgo un minuto al precedente PB, 1.38.46 è per me un tempone, oltre a qualsiasi aspettativa autunnale.

Non mi accorgo nemmeno che ho passato sul traguardo Andrea, mi giro, ci diamo un sonoro “cinque”, mi maledice un po’ perché l’ho fatto tirare oltre il previsto (e mi carico di stima ulteriormente, perché è la prima volta che do il ritmo a qualcuno!) e ci dirigiamo a ritirare la splendida medaglia oltre al voluminoso (e pesante!) pacco gara.

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Una giornata splendida, intensa, che rivivrei volentieri altre 10-100 volte.

Se proprio devo per forza trovare un neo, è stato disarmante dopo l’arrivo raggiungere la zona deposito borse e scoprire che, la piazza, era diventata una distesa di sacche distribuite senza ordine, alla mercé di qualsiasi persona, podisti e non. Considerato che il 90% della gente ci lascia portafoglio, cellulare e chiavi della macchina, mi devo ritenere fortunato per aver trovato tutto!

Detto questo, solitamente non sono uno che ama ripetere le mezze maratone più di una volta (eccezion fatta per quella di casa, a Busto), ma Cremona nel 2014 è inserita d’ufficio nel calendario!
Qui, il percorso Garmin