Il 2013 in numeri, il 2014 in ambizioni

Finisce un altro anno di corsa, il terzo in assoluto per me, il secondo da agonista, il primo da runner “poco più che amatoriale”. Voglio dividere in sezioni questo mio riassunto annuale, così da fare un po’ di ordine su quanto successo e quanto vorrei che accada nel prossimo anno.

1. KM PERCORSI
Non ho ancora raggiunto la mole di Km che parecchi miei amici registrano oramai con costanza, però ritengo di aver superato quella soglia che mi fa uscire dalla categoria di “corridore della domenica”.
L’obiettivo prefissato era quello di totalizzare 25Km settimanali, non proibitivo ma recuperabile in caso di infortuni o allenamenti saltati. Grazie anche alla mancanza di stop (se non per un paio di occasioni con una piccola influenza ed una tendinite passeggera) sono riuscito a correre con costanza aumentando sensibilmente, come nel 2013, le distanze nella seconda metà dell’anno. Chiudo quasi a 1.500Km (1.452 per la precisione) che significa arrivare vicino ai 30Km medi settimanali, che di conseguenza diventa il nuovo target per la prossima stagione. Come detto, il picco è stato nella seconda metà dell’anno con Luglio, Settembre ed Ottobre costantemente sopra i 140Km. Dicembre l’ha fatta da padrone, complici anche le feste, superando ogni record con 176Km percorsi. (Il precedente era di Settembre, 146)
Infine, oltre 13.000 i metri di dislivello, più di 102.000 calorie bruciate, per una FC media di 147.

2. I RISULTATI (PB)
Anche sotto il livello cronometrico, quest’anno non mi è mancato nulla.
Sulle distanze veloci il Giro del Varesotto prima ed Estate Correndo poi, sono state terreno di PB su PB nei 5Km. Mi è mancata la ciliegina sulla torta, riuscire a correre sotto i 4′, ed il tempo migliore alla fine è stato quello della Jackpot Run di Magnago con 20’13
Mi sono mancate le 10Km quest’anno. Il tempo 2012 del Trofeo Montestella era però troppo lontano per non esser ritoccato e quindi ho deciso in ottobre di fare un’uscita lanciata per togliere almeno un minuto da quel tempo e portare a 43’50 il personale. Potenzialmente credo di poter andare sotto i 43′.
Mezza Maratona: ho pianificato diverse gare, proprio per poter perfezionare la distanza. Sono stati anche qui PB in serie. Il tutto culminato a Busto dove, oltre ogni attesa, ho chiuso in 1h35m23, al di là di ogni aspettativa più rosea. Difficile ora fare meglio.
Mi sono dedicato poi ad un paio di uscite lunghe, per assaggiare il sapore della distanza regina: 30Km (con D+660) in 5’49 e 35Km portati a casa degnamente con 5’33.

3. DIAMO I VOTI ALLE GARE
Seguendo l’esempio del caro amico Foia, mi metto a dare i voti alle gare corse quest’anno. Il voto finale è un mix tra la corsa in sé (organizzazione, percorso etc etc) e la prestazione personale
– Giulietta & Romeo HM, Verona 6.5 un palcoscenico bello a tratti, un percorso molto duro e poco pianeggiante, una gestione di gara scriteriata. Mi aspettavo di più da questa gara.
– Maratonina delle 4 Porte, Pieve di Cento (BO) 7 molto bella, senza aspettative mi sono ritrovato davanti ad un percorso velocissimo, con un’organizzazione ottima ed una prestazione da PB. Da ripetere!
– Stramilano Agonistica, Milano 5 si salva solo la prestazione, di un soffio sopra i 100′ e la compagnia. Per il resto un disastro organizzativo e meteorologico. Da evitare per qualche anno.
– Camminata Monatanara di Vergato (BO) 6.5 sono ormai legato a questa corsa e penso che la ripeterò anche nei prossimi anni. Organizzazione top, clima familiare, gara durissima (500 metri di dislivello nei primi 5Km). Eroica!
– Giro del Varesotto 6 un giro in ombra quest’anno, scelte rivedibili sulle location e appeal in calo. Ha bisogno di un’iniezione di novità a mio giudizio.
– Estate Correndo 6.5 ottima compagnia per tutte le gare, buone prestazioni anche se dopo 11 serali in 2 mesi la stanchezza si sente. Castano Primo vale da sola il prezzo del biglietto.
– Mezza di Monza 5 voto basso sia per la prestazione (anche se prevedibile) ma anche per la corsa in sé: il giro di pista è bello, ma il resto è noioso e poco pianeggiante. Gestione del traffico automobilistico penosa.
– Mezza del VCO 7 prima volta sotto i 100′, percorso splendido a livello paesaggistico. Peccato per il diluvio universale, anche se è servito tantissimo a livello di esperienza. Sono certo che in una giornata serena questa gara merita un 8.
– Maratonina di Cremona 8 ottima organizzazione, bel percorso, splendida compagnia, pubblico presente come non mai. Da inserire in calendario e non togliere più!
– Maratonina di Busto Arsizio 7.5 mezzo punto in più per la prestazione e per il gruppo di amici perchè, si sa, Busto offre grande organizzazione e percorso velocissimo, ma il pubblico ed il paesaggio sono tra i peggiori.
– Meia Maratona dos Descobrimientos, Lisbona 7.5 mezzo punto in più qui invece lo do perché è stato l’esordio fuori dall’Italia. Bella location e percorso che potrebbe essere velocissimo, se non fosse per quel 1°Km con la salita di Belém.

4. I PROSSIMI PASSI
Sul piano cronometrico, confesso di non chiedere nulla al 2014. Certo, raggiungere un nuovo personale resterà sempre uno stimolo però non parto con obiettivi certi com’è stato per il 2013. Il muro dei 100′ è stato ampiamente superato in Mezza Maratona, il 20′ nei 5Km è alla portata e sui 10Km posso scendere, come scritto, di un altro minuto.
Non nascondo di coltivare un piccolo sogno relativamente alla distanza regina, ma voglio arrivarci a piccoli passi, senza strafare e cercando di capire meglio come reagisce il mio corpo a sforzi superiori. Le prime uscite lunghe di 30Km e più sono servite proprio a questo scopo.
Pianifico in prima battuta alcune gare più lunghe (30Km alle Terre Verdiane e la Sarnico-Lovere sono certe), poi vedrò a consuntivo di queste uscite se rilanciare.

Infine, ecco il mio riepilogo annuale

Schermata del 2013-12-31 16:27:10

Mezza Maratona delle Scoperte, Lisbona 8/12/2013

Finalmente, dopo tanta attesa, è arrivato anche il mio debutto in terra straniera. Un regalo che mi sono voluto fare dopo l’autunno super in termini di risultati, una 21Km da godermi, senza pensare più di tanto al cronometro. Facendo poi 1+1, piazzare una gara in una città che ancora non avevo visto con la famiglia, è stato quasi automatico. Ciliegina sulla torta, è la mia maratonina della stella!

I giorni che precedono la gara sono pessimi dal punto di vista fisico: dopo Busto, a causa anche della super prestazione a livello di tempo, ho avuto un calo in allenamento, probabilmente anche mentale. Lavorare per mesi al raggiungimento di un obiettivo ti stimola parecchio, ma il dopo è un po’ disarmante come motivazioni. Ragione in più per fissare il mio target di gara a 5′ di passo, portandomi a casa un buon 1h45.

Arrivati a destinazione, si materializza il peggior modo di passare una vigilia di gara: trovare il ritiro pettorali è un’impresa: l’expo non è piazzato in zona partenza, al punto informazioni turistiche sanno a malapena che ci sarà una gara, e tocca farmi più di 3Km a piedi cercando il fantomatico punto di di distribuzione. Incontro parecchie persone con il cellulare puntato al cielo che girovagano tra le strade di Belém. Troverò le stesse 30 minuti dopo a destinazione, e ci rideremo sopra.
L’organizzatore dell’evento (Xistarca) ha una pessima fama, mi dicono: sono 30 anni che organizza la Maratona di Lisbona e quest’anno l’ha persa (a favore della Rock n’Roll), mantenendo però la fatidica data della seconda domenica di Dicembre. Ed è per questo che, nonostante sia la prima edizione a tutti gli effetti, ci saranno più di 3.000 persone al via. Della disorganizzazione me ne rendo conto ampiamente alla consegna del pacco gara: nessuno sa l’inglese, ma cosa ancora più disarmante… non sanno dirmi se partenza e arrivo saranno nello stesso posto!
Riuscirò ad avere qualche informazione in più una volta in albergo, tramite Facebook ed alcuni ragazzi portoghesi iscritti alla gara. Davvero molto disponibili, uno di loro addirittura si era offerto di venirmi a prendere al mattino per portarmi alla partenza!

Decido di fugare ogni dubbio sugli orari ed i mezzi per raggiungere lo start prendendo un bel taxi. Alle 8.30 siamo già in zona partenza, che si trova proprio a fianco del monumento alle scoperte, vicino allo splendido Centro Culturale di Belém. Il tempo, stranamente, non è eccezionale: la nebbia del fiume Tejo copre tutta la zona, ci sono 7° ed un leggero vento.

Alle 10, il via, preceduto dal minuto di silenzio per Nelson Mandela.
Parto tra i primi, una decina di secondi dopo, subito 3 curve secche, e si gira verso il quartiere di Belém, dove arriva la prima sorpresa di giornata: sapevo che ci sarebbero stati saliscendi, ma dopo 400 metri trovarsi davanti un muro di 600 metri di lunghezza proprio non me lo aspettavo! Credo sia la mezza maratona con il 1°Km più duro al mondo!

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Poco male, mi dico che questo sarà un motivo in più per evitare di tirare e lasciare le mie gambe libere di camminare per i 3 giorni da turista che mi si prospettavano davanti. 5.09 è il crono del primo passaggio, anche se il cartello 1 è dopo 850 metri (?). Dopo un falsopiano (4.49) la lunga discesa ce ci riporta sul lungofiume (4.23). Ci immettiamo sul rettilineo che non abbandoneremo praticamente mai più, se non per qualche spostamento passando sotto i ponti o nelle interconnessioni con i tram. Faccio relativa fatica: qualche dolore al tendine si è affacciato subito dopo 3Km, ma poi è sparito, i miei passaggi al 5° e al 10° sono 15-20″ più alti di un’ipotetico arrivo in 100′. Ed è qui che prendo la decisione: va bene non spingere, ma mancare un 99′ per una manciata di secondi sarebbe uno smacco. Dall’11° decido di cambiare marcia e da lì all’arrivo farò Km tutti tra 4’29 e 4’40. Una sola piccola flessione al 20°, quando ormai la proiezione mi conforta respiro un attimo per sparare un arrivo in gran carriera. La “Meta” è al Monastero dos Jerónimos, non capita spesso di arrivare in prossimità di un sito riconosciuto dall’UNESCO, e quindi l’occasione va sfruttata.
A 200 metri dall’arrivo, dopo l’ultima svolta, incrocio mia moglie e mia figlia ad attendermi (mia moglie mi dirà poi “lo so che hai detto 1h45, ma sono arrivata prima perchè ti conosco!”). Mia figlia passa le transenne, la prendo per mano e corriamo verso il tappeto per passare il traguardo insieme a braccia levate! 1.39.27 è il tempo finale!

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Una bella esperienza, spero la prima di tante. L’organizzazione, dopo il disastro del pregara, si è ben rifatta la domenica: nessuna sbavatura, ristori caratteristici con gente che gridava “Agua!” manco fosse il miglior mercato rionale. Nonostante questo ho poi letto commenti negativi su Facebook la sera, di gente che si lamentava per l’assenza di integratori ai ristori (che in una mezza difficilmente ho trovato), del costo eccessivo (15€ per loro è fuori mercato!) e del ristoro finale con solo acqua e mele (ed io sinceramente l’ho trovato molto positivo, ma forse perchè non sono un grosso frequentatore di ristori post gara).
Un’età media molto inferiore alle “nostre”, non so se a causa della disoccupazione giovanile più elevato o perchè sono un popolo di salutisti. Tanta gente che ha preso la gara come un divertimento puro ed è arrivata ampiamente dopo le 2h30. Mi piazzo 704°, su 2600 arrivati. Percentualmente il mio miglior piazzamento assoluto.