Finalmente una nuova mezza maratona ad un passo da casa, che non fa mai male. Gara proposta dall’Atletica Casorate, società già ben rodata sotto l’aspetto organizzativo dopo le numerose esperienze tra Giro del Varesotto e altre competizioni su svariate distanze.
Oggi, per la prima volta nella mia breve carriera di podista, mi cimento nella distanza corta inserita all’interno della gara principale. Il calendario autunnale pieno di alternative mi ha messo di fronte alla scelta tra questa new entry e la Mezza di Calderara del 30 Ottobre, che alla fine ha prevalso in quanto all’analisi del percorso mi è sembrata più veloce rispetto a Gallarate.
Ho optato quindi alla distanza breve da 10.5Km, dichiarata come mini Maratona (1/4 di distanza). Dopo un breve riscaldamento con Paolo, mi piazzo in griglia in posizione abbastanza avanzata, tra gli 800 iscritti alla mezza. Il primo chilometro è molto scorrevole, in discesa, e dopo un paio di curve dolci immette il gruppo su viale molto ampio: problema imbottigliamento al via affrontato in modo perfetto dall’organizzazione.
Preso dall’euforia del via e dalla pendenza favorevole, faccio il primo chilometro a 3.49, tant’è che dopo 1000 metri riesco ancora a vedere l’amico Andrea (che arriverà primo al traguardo un’ora più tardi) in testa al plotone. Ovviamente non posso permettermi questo ritmo per 10Km, quindi mi accodo ad un gruppetto restando intorno ai 4’/Km, fino al Km 4 quando, raggiunto il centro di Gallarate, le due corse si dividono.
Come ovviamente avevo previsto, mi ritrovo a correre in solitatia dopo il bivio. In concomitanza di una gara più importante sono poche le persone che dirottano sulla gara di contorno, e mi trovo circa in 10^ posizione. 5° e 6° chilometro presentano un primo accenno di pendenza sfavorevole, in aggiunta alla parte più tortuosa del percorso. Alzo leggermente il ritmo intorno ai 4.10, mantenendomi complessivamente in una media poco sopra i 4′, anche se il riscontro con i cartelli chilometrici non è sempre puntuale e quindi mi lascia un po’ di indecisione sul passo reale, che comunque oggi ha valenza relativa.
Affronto il punto più critico di giornata, quello che probabilmente mi ha fatto decidere di dirottare le mie aspettative sulla 21 di Calderara di Reno: arrivati nel quartiere Moriggia, ci aspetta un rettilineo, di oltre un chilometro, in costante ascesa, con giro di boa alla fine. Percorrendolo, non invidio chi dovrà passare da qui dopo di me, precisamente tra il Km 16 e 18 della Mezza Maratona. “Scollino” tirando un sospiro di sollievo, e mi immetto negli ultimi 2.5Km di gara, dove riesco a riprendere bene il passo (4.04 al 9°, 4.03 al 10°), prima di improvvisarmi in un finale a rotta di collo, quando sento l’attacco arrivare alle spalle, per trovarmi così a correre gli ultimi 500 metri di gara a 3.45. E pensare che al passaggio al Km 10 (in 40.36) avevo rallentato per qualche metro, ritenendo concluso lo sforzo di giornata.
Concludo poco oltre la 10^ posizione, con un tempo di 42.29.
La conferma, anche oggi, che anche sui 10 chilometri sono circa 5″/Km più lento rispetto ai miei tempi migliori, discrepanza che rilevo anche sulla distanza più lunga.
Ora testa su Calderara, per provare a tornare sotto i 90′.
Qui la traccia
Menzione particolare per Francesca che oggi, dopo diversi tentativi, e riuscita finalmente a concludere sotto le 2 ore!
Post gara di livello in palestra, con foto insieme al vincitore e al mitico Genny di Napoli