Dopo averlo sentito più volte nominare, sempre accompagnato da lodi e commenti positivi, finalmente quest’anno sono riuscito a correre il Cross del Vallone a Cittiglio, terza tappa del Circuito Monga.
Incassato il benestare del coach, che mi ha chiaramente indicato di non lesinare con i Cross in questa fase della preparazione, ho scelto di gareggiare a Cittiglio soprattutto perché la mia nuova società ha deciso di utilizzare questa campestre come prima prova del campionato sociale, e così, dopo alcune partecipazioni consecutive, quest’anno ho abbandonato il Cross di Cesano, tappa di debutto del Cross per tutti.
La location non delude: un’area di discrete dimensioni, senza un tratto pianeggiante e con un’ottima visibilità per il pubblico su tutto il percorso. Approfitto dell’orario tardo della mia batteria (ultima di giornata, alle 10.30) per fare un riscaldamento lungo mentre assisto, insieme ai compagni di squadra, alla prima gara in maglia verde-viola di Francesca, che riceve un caloroso benvenuto e tifo ad ogni passaggio.
Al momento del via della terza gara, il sole ha riscaldato piacevolmente il percorso, tant’è che del leggero strato di ghiaccio presente al nostro arrivo, non è rimasto quasi nulla: temperatura ideale per correre. Come anticipato a Riccardo durante il riscaldamento, la tattica di gara è sempre la solita: divertirsi, e sentire la voglia di ritirarsi dopo 5 minuti di gara!
Al via cerco di non farmi sopraffare, come al solito, dalla voglia di tenere un ritmo insostenibile quindi, quasi con stupore, mi trovo a gestire il passo evitando sorpassi inutili che in questa fase significherebbero solamente spreco di energie. Sfrutto i tratti con pendenza a favore per allungare il passo e rifiatare, mentre gestisco nelle salite. Anche in questa gara il tifo non manca, ed é presente in diversi punti del percorso. Al termine del primo passaggio sono ovviamente già in debito di ossigeno, ma gestisco comunque bene l’azione di corsa e non vado in crisi. Incrocio più volte Antonio che si gioca le prime posizioni (4° posto al traguardo) e Giuseppe, sempre in grande spolvero. Riccardo ha deciso invece di giocare (fin troppo) conservativo, e mi sorpassa solo a metà gara. Curioso il siparietto con lo speaker che nell’occasione del passaggio racconta al microfono “Riccardo Luccherini ha passato Rossi Kostia, e sappiamo che non è facile”, riferendosi, alle vicende di 7 giorni prima al Campaccio.
La seconda metà di gara scorre senza particolari intoppi, tra qualche sorpasso ed un ritmo che resta bene o male invariato (chiuderò con 3 tornate molto simili tra loro come passo). Questa volta, a differenza di San Giorgio su Legnano, riesco a portare a casa nel finale una posizione in più, grazie allo sprint finale (in salita) negli ultimi 200 metri.
Chiudo in 25.26, a 4.14 di passo medio. Non ho ovviamente riferimenti precedenti, ma ritengo di aver fatto un buon allenamento, considerata anche la settimana di particolare carico qualitativo e quantitativo. Piacevole il defaticante, prima con i forumendoli Anselmo e Antonio, e poi con il compagno Giuseppe. Ciliegina sulla torta, finalmente riesco anche a conoscere di persona Mapina di Running Forum.
Due pensieri conclusivi sulla mattinata di Cittiglio: il primo agli organizzatori, che hanno preparato un bel percorso, facendo attenzione ad ogni minimo particolare, dalla consegna pettorali fino al ristoro, passando per la piacevole sorpresa dei camini svedesi sparsi un po’ ovunque vicino al campo di gara, e utilissimi soprattutto nelle prime ore gelide (temperatura al nostro arrivo: -2°).
La seconda annotazione di giornata va alla mia nuova società Cardatletica: un gruppo affiatato, che si diverte e prende appieno il lato migliore della corsa. Io e Francesca siamo arrivati da pochi giorni, ma è come se lo fossimo da anni. I più rumorosi alle premiazioni, e con un terzo tempo assolutamente da riproporre.
Qui la traccia
Grazie per le foto ad Arturo Barbieri ed Omar Spoti (Soxj).