Dal lontano 2013 non provavo l’accoppiata Giro del Varesotto + Estate Correndo. L’esperienza di quell’anno, e del precedente, mi avevano insegnato che correre due mesi sempre al limite, diventava alla lunga insostenibile, arrivando a trascinarmi nelle ultime tappe.
Questa estate invece è stato differente: lo stop forzato dopo la Mezza Maratona di Berlino ha portato con sé anche un mese di riposo, così al termine del soddisfacente Giro del Varesotto, ho deciso di fare il bis, rinfrancato da una forma che migliorava sera dopo sera.
Le sensazioni non erano infatti sbagliate: dopo un avvio in sordina a Castano Primo, dove ho pagato qualcosa nella seconda parte di gara, è andato tutto in crescendo. Buona la serale di Rescaldina, su un percorso dove ho sempre fatto bene, e ancora meglio la serata di Nerviano, probabilmente la migliore del circuito, con un ultimo km in grande spinta. In linea anche il cronometro di San Giorgio su Legnano, tappa che ho comunque scartato dalla classifica in quanto più lunga delle altre.
Insolita la passerella serale a Corbetta, dove dopo 3km a ritmo più che buono (3.51), siamo stati letteralmente sorpresi da un nubifragio, con tutti i concorrenti costretti ad un vistoso rallentamento a causa della pessima situazione di visibilità che si è venuta a creare. Ho stretto i denti, guadagnando qualche posizione.
La regola degli scarti ha permesso ad un elevato numero di persone di entrare in classifica generale (quasi 50 in più rispetto al Giro del Varesotto, dove un’assenza non era permessa) ma nonostante questo, ho concluso con una posizione simile nella graduatoria assoluta (53 vs. 56), con in più la soddisfazione di chiudere in 9^ posizione di categoria SM40.